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raccolta fondi cultura

Cultura, emergenza giovani! Raccolta fondi a sostegno della cultura

Raccolta fondi a sostegno del rilancio culturale, artistico e sportivo per tutte le fasce d'età

#EmergenzaCultura

La cultura, l'arte e lo sport non possono più aspettare!

Negli ultimi mesi abbiamo fatto il possibile affinché l’arte e la cultura potessero essere spiraglio di luce e di positività nelle tue giornate, grazie alla generosità dei molti artisti/professionisti amici del Centro Asteria. Ma è proprio in questo momento di ripresa delle attività, che gli enti culturali come noi stanno vivendo momenti di grande incertezza.

Ci conosci, difficilmente ci fermiamo davanti alle difficoltà e, nonostante l’impatto negativo del Covid-19, stiamo lavorando per una nuova stagione ricca di appuntamenti culturali di alto livello, arricchendo le proposte già in essere con contenuti nuovi.

Ma per poter continuare, abbiamo bisogno del tuo aiuto

Se puoi, ti chiediamo una donazione per aiutarci a continuare la nostra attività, certi che il tuo contributo potrà aiutare uno studente, un/a figlio/a, un/a nipote, un insegnante, una mamma, un nonno, un amante del cinema, un artista o un’attrice a ritrovare nel Centro Asteria quel luogo di formazione completa, speranza e incontro che è sempre stato.

Se puoi, ti chiediamo una donazione per aiutarci a continuare la nostra attività, certi che il tuo contributo potrà aiutare uno studente, un/a figlio/a, un/a nipote, un insegnante, una mamma, un nonno, un amante del cinema, un artista o un’attrice a ritrovare nel Centro Asteria quel luogo di formazione completa, speranza e incontro che è sempre stato.

Come verrà utilizzato il ricavato?

SOSTENERE

Sostenere i giovani artisti grazie al progetto di Residenze artistiche “Nuovi Sguardi”

IMPLEMENTARE

Implementare la stagione culturale per le scuole, affinché possa essere sempre più ricca di contenuti, attraverso modalità nuove di fruizione online

PROGETTARE

Progettare l’Arena Estiva per un’estate all’insegna del cinema all’aperto, e il Festival Corde d’Autunno per una ripartenza sicura ancora più ricca di musica e arte

PROSEGUIRE

Proseguire le attività culturali e sportive in sicurezza sanitaria mantenendo prezzi accessibili per facilitare l’inclusione

Centro Asteria per le Scuole

Centro Asteria per lo Sport

Conoscici meglio! Scopri chi siamo e cosa facciamo, clicca qui

Didattica a distanza: conferenze in Streaming

DIDATTICA A DISTANZA

Conferenze in Live Streaming gratuite

Con più di 35.000 partecipanti registrati nelle scorse settimane, siamo arrivati all’ultimo appuntamento del ciclo di conferenza in Streaming della stagione 19/20.

Come partecipare

MODALITÁ DI SVOLGIMENTO

Le conferenze dedicate alla didattica a distanza si svolgeranno sul canale Youtube del Centro Asteria (non sono coinvolte piattaforme esterne). Le conferenze avranno una durata di massimo 2 ore e non sarà possibile rivederle o averne la registrazione, perché realizzate in modalità Live Streaming.

Come previsto solitamente, sarà possibile interagire direttamente con il relatore al termine del suo intervento via WhatsApp al numero 3313077779, garantendo quindi il dibattito conclusivo.

L’evento è supportato da un materiale di approfondimento a disposizione di docenti e studenti.

RICONOSCIMENTO MIUR
Il Centro Asteria – Istituto Cocchetti è riconosciuto dal MIUR come Sogetto di per sé accreditato; ai docenti che parteciperanno agli eventi online sarà rilasciato un attestato di partecipazione, con il riconoscimento delle ore formative.

MODALITÁ DI PARTECIPAZIONE

Per partecipare è necessario compilare il form online dedicato alle iscrizioni, selezionando la data dell’evento a cui desidera partecipare. Qualora volesse iscriversi a più eventi, Le chiediamo cortesemente di compilare nuovamente il form, così da poter garantire un miglior servizio.

Prossime Conferenze

COMBATTERE LE MAFIE

 20 MAG | ORE 10 | Gratuito

 

L’incontro, grazie alle testimonianze di Don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità e Don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione Libera, vuole trattare il tema della lotta alle mafie e dell’educazione alla vera legalità, indagando il ruolo della responsabilità civile dei giovani per una società migliore.

Collegamento con Don Virginio Colmegna, fondatore della Casa della Carità.

Conferenze Passate

sergio belardinelli

Conferenza di Sergio Belardinelli, professore ordinario di Sociologia dei processi Culturali e comunicativi all’Università di Bologna.

davide rondoni streaming

Conferenza di Davide Rondoni,  poeta, scrittore e drammaturgo.

Laura Cavalli, Stefania Quaini - Agenda 2030

Incontro a due voci con Laura Cavalli e Stefania Quaini, ricercatrici e project managers presso la Fondazione Eni Enrico Mattei

GLI ENIGMI DELLA SCUOLA DI ATENE.
Nel cinquecentenario della scuola di Raffaello

 8 MAG | ORE 10 | Gratuito

 

Nel cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio, si propone un’analisi artistico-filosofica della sua celebre Scuola di Atene, a partire dai numerosi enigmi celati nei dettagli delle sue opere. Sulla scia di Giovanni Reale, Giuseppe Girgenti condurrà una riflessione sull’iconografia di Raffaello in chiave ermeneutica.

Girgenti in Streaming

Conferenza di Giuseppe Girgenti, Professore di Filosofia all’Università Vita-Salute San Raffaele

Lavoretti per bambini storie di carta

Lavoretti per bambini: crea un “teatro di carta”

Lavoretti per bambini? Gioca con le Storie di Carta!

Se stai cercando dei lavoretti per bambini da fare in questi giorni, sei nel posto giusto. Abbiamo pensato a una soluzione per te, semplice ma efficace... ovviamente sempre attraverso l'arte!

La chiusura obbligata in casa, la sospensione delle attività sportive, la didattica a distanza, i parchi chiusi… e ai più piccoli chi ci pensa? I genitori, ovviamente, e spesso si cercano online lavoretti per bambini, facili e immediati che li impegnino per qualche ora.

Ma come scegliere il giusto lavoretto che li distragga dalla televisione, dai video su YouTube e dai videogiochi? Semplice, giocate con la fantasia!

Ma è possibile impegnare i bambini in attività che siano allo stesso tempo educative, di intrattenimento e che non somiglino ai tanto odiati compiti?

La risposta è “Certo!” e l’arte, anche in questo caso, ci viene in soccorso.

Lavoretti per bambini: perchè fare attività manuali?

Le attività manuali per i bambini sono fondamentali, perché portano benefici fisici ed emotivi. Insegnare ai bambini a fare qualcosa con le proprie mani è un’attività preziosa, che li aiuta ad acquisire la fiducia nelle loro capacità e ad accrescere competenze motorie e di coordinamento. Una ottima alternativa alle pratiche quotidiane più tradizionali.

Costruiscono l’autostima

La gioia di poter realizzare qualcosa con le proprie mani e di vedere il risultato finito, dona ai bambini autonomia e autostima, e aumenta il loro senso di responsabilità.
È importante rendere loro responsabili di tutti i passaggi: reperire il materiale, decidere la procedura.

Storie di carta - i vostri lavoretti per bambini

Stimolano la creatività

I lavoretti manuali permettono ai bambini di ragionare in modo insolito, adattando ciò che hanno a disposizione per creare dei risultati nuovi. È il primo passo per insegnare loro a ragionare in modo davvero alternativo.

Migliorano il benessere fisico e psicologico dei bambini

Le attività manuali creano un’atmosfera di benessere e di armonia, fondamentale per mantenere un benessere sia fisico che psicologico. È utile perché si tratta di un momento di una pausa tra i mille impegni quotidiani, e soprattutto perché il bambino deve competere soltanto con se stesso, liberandosi dallo stress della competizione.

Storie di Carta

Cos’è “Storie di Carta“?

È una rubrica settimanale nata dall’esigenza di stare accanto ai genitori durante questo periodo, realizzando contenuti per bambini volti a sviluppare la fantasia e la creatività, attraverso la recitazione e la creazione manuale di un proprio “teatrino di carta”.
Ogni settimana l’attrice e regista Lisa Capaccioli legge per noi una storia, animata da personaggi realizzati con il cartoncino; al termine di ogni puntata, Lisa ci fornice tutte le informazioni per realizzare insieme ai bambini tutti i componenti della storia e quindi lavorare, settimana dopo settimana, al completamento del tuo “teatrino di carta”.

Lisa Capaccioli

Dopo la laurea in “Linguaggio e Comunicazione”, nel 2008 entra nella Scuola del Piccolo Teatro di Milano, dove consegue il diploma di attrice professionista.
Scrive e cura la regia di numerosi spettacoli teatrali, affiancando anche l’attrice e regista Paola Bigatto.
Per il Centro Asteria tiene il corso di teatro per bambini insieme a Lorenza Fantoni.

"Le avventure di Peter Pan"

Tutte le istruzioni per realizzare il vostro Teatrino di Carta

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Sul nostro Canale YouTube potrai trovare una Playlist dedicata, sempre aggiornata! Unisciti a noi

La richiesta di attenzione da parte della Società Italiana neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza: Leggi

Scopri la nostra proposta dedicata alle scuole: Conferenze Live Streaming

Ondina Valla oltre ogni ostacolo

I TALENTI DELLE DONNE – EVENTI 2020

I TALENTI DELLE DONNE
Eventi 2020

Talento, sostantivo femminile plurale

Al via l’annuale rassegna culturale del Comune di Milano che nel 2020 proporrà eventi sulla creatività e genialità femminile. Il Centro Asteria si inserisce nel progetto con un calendario fitto di incontri su I Talenti delle Donne

I talenti delle donne: cos’è?

I talenti delle donne è una rassegna culturale diffusa sul territorio che si inserisce nella tradizione virtuosa del Comune di Milano: creare ogni anno un palinsesto artistico tematico che richiami l’intera collettività a riflettere su questioni aperte e attuali. Gli eventi, in forma di workshop, conferenze, testimoniante, mostre o spettacoli, coinvolgeranno per tutto il 2020 i nove municipi e tutti i milanesi in una riflessione sul valore del genio femminile e della parità di genere.

 

Il titolo I talenti delle donne è emblematico della prospettiva che la commissione artistica (formata dalla delegata del sindaco per le Pari Opportunità Daria Colombo, dalla presidente della Commissione Pari Opportunità Diana De Marchi e da altre donne esperte e impegnate nelle giunte e nei più diversi settori della società), ha voluto dare al tema:
proporre una rassegna nella quale la donna trovi rilevanza per i suoi talenti di intelligenza, creatività e determinazione.

I talenti delle Donne, quindi, intende valorizzare la donna a partire dai suoi doni connaturali e specifici, dal suo ruolo all’interno dei più disparati ambienti sociali e comunitari, restituendo l’immagine reale di una donna influente, innovativa, competente e creativa.

I talenti delle donne: gli eventi del 2020

Il Centro Asteria, che da sempre si rivolge particolarmente ai giovani e alla scuola, propone un palinsesto ricco e originale, che esalti la femminilità in tutta la sua personale e coraggiosa determinazione d’azione, di pensiero e creatività.

Gli eventi in programma:

Una Bambina a Bergen Belsen

12 febbraio – ore 10

Sultana Razon Veronesi – “Una bambina a Bergen Belsen”
Testimonianza di Sultana Razon, sopravvissuta al campo di concentramento Bergen Belsen

R. Biagiarelli - A come Srebrenica

21 febbraio – ore 10
A come Srebrenica – Spettacolo teatrale con Roberta Biagiarelli
Monologo per ricostruire gli eventi che portarono alla tragedia di Srebrenica

25 e 26 febbraio – ore 10
Reportage Chernobyl. L’atomo e la vanga – Spettacolo teatrale con Roberta Biagiarelli
Monologo per ripercorrere la strage di Chernobyl e il ruolo dell’uomo che agisce sulla natura.

Camillo Olivetti - Alle radici di un sogno

5 e 6 marzo – ore 10
Camillo Olivetti. Alle radici di un sogno – Spettacolo teatrale con Laura Curino
La vera storia dell’uomo che seppe dare un senso nuovo al concetto di “lavoro”.

Gli uomini passano, le idee restano. Maria Falcone

13 marzo – ore 10 Teatro Degli Arcimboldi

Maria Falcone – ” Gli uomini passano, le idee restano”
Incontro testimonianza con la sorella del Magistrato ucciso dalla Mafia, per parlare di legalità.

Ondina Valla

30 e 31 marzo – ore 10
Ondina Valla. Oltre ogni ostacolo – Spettacolo teatrale di Lisa Capaccioli
Monologo per ricordare una donna e un’atleta che per prima conquistò il podio olimpico sotto la dittatura fascista.

24 aprile – ore 10
Come Giulia e la sua classe salvarono il pianeta – Spettacolo di Alberto Nicolino
Spettacolo teatrale per sottolineare l’importanza dell’azione del singolo a favore del bene comune

Prenotazione:

Tel. 028460919
Email: cultura@centroasteria.it

SEGUI LA NOSTRA STELLA – 30 ANNI ASTERIA

SEGUI LA NOSTRA STELLA – 30 ANNI ASTERIA

Il Centro Asteria festeggia i suoi primi 30 anni

30 ANNI CENTRO ASTERIA

E’ con immensa gioia che desideriamo annunciare che giovedì 6 febbraio 2020, alle ore 18.30, il Centro Asteria festeggerà i suoi 30 anni di attività. Per l’occasione abbiamo deciso di celebrare l’evento insieme a tutti coloro che sono stati collaboratori attivi e preziosi durante questi anni di operato culturale e sociale; siamo infatti consapevoli della grande importanza del supporto ricevuto dagli amici che negli anni hanno contribuito alla buona riuscita della progettualità del Centro Asteria.

Tra questi abbiamo la gioia di comunicare due presenze di particolare rilievo: l’Assessore alla cultura e all’istruzione del Comune di Milano, Filippo del Corno, e Padre Bartolomeo Sorge.

Durante questo festeggiamento, sarà offerto lo spettacolo teatrale “Facciamo l’appello”, a cui seguirà un momento di ringraziamento speciale con rinfresco conclusivo.

PROGRAMMA DELLA SERATA 

  • Ore 18.30 – Accoglienza e benvenuto
  • Ore 18.45 – Inizio spettacolo teatrale Facciamo l’appello, Proxima Res

Sinossi: Facciamo l’appello racconta il primo giorno di scuola. Lo racconta però dalla parte degli insegnanti e non come il ricordo infantile e nostalgico di una tappa di passaggio. Ma con quali pensieri, timori, progetti entravano ed entrano in classe gli insegnanti di ieri e di oggi? Un epistolario originale, dal 1860 ad oggi, che assume l’appassionante aspetto di una lettura della storia d’Italia, con momenti di straordinaria attualità. Perché la storia dell’unità d’Italia comincia insieme a quella della scuola italiana: una storia che dalle “eroiche” imprese delle maestrine di paese giunge fino alle imprese eroiche degli insegnanti delle nostre periferie urbane.

  • Ore 19.45 – Momento di ringraziamento ufficiale dedicato ai Docenti e presentazione delle novità 2020/2021
  • Ore 20.15 – Momento di ringraziamento ufficiale agli Ambassador e ai Compagni di Viaggio del Centro Asteria
  • Ore 20.45 – Rinfresco conclusivo

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Evento riservato a cui è possibile accedere solamente mediante conferma di partecipazione telefonica o tramite email.

Tel. 028460919
Email: cultura@centroasteria.it

Nuovi Sguardi | Residenze Artistiche

NUOVI SGUARDI-RESIDENZE ARTISTICHE

Bando di partecipazione ad un programma di residenza artistica,

secondo il genere Edudrama, per attori, registi under 35.

Il Centro Asteria, con il sostegno della Fondazione Cariplo

RESIDENZE ARTISTICHE: COSA SONO?

Per gli artisti, soprattutto per gli emergenti, è sempre più difficile trovare dei luoghi dove poter esprimere la propria creatività e dar vita alle proprie creazioni in un contesto libero dalle pressioni del mercato e del sistema dell’arte e dell’intrattenimento. Così è nata l’idea di attivare contesti di scambi culturali che permettano agli artisti di potersi dedicare a tempo pieno al proprio lavoro in un luogo accogliente e che trasmetta la creatività, la positività e “l’energia” degli artisti residenti.

In quest’ottica nasce “Nuovi Sguardi“, un bando per 3 residenze artistiche nella città di Milano aperto a singoli attori/attrici under 35, o giovani compagnie formate, per almeno il 50%, da giovani under 35.

GLI OBIETTIVI

Attraverso “Nuovi Sguardi” si desidera affidare a giovani compagnie una rilettura attualizzata degli eventi del passato e/o una lettura critica del presente.

Gli spettacoli, nati da percorsi differenziati e integrati di produzione, formazione e programmazione avranno l’obiettivo di far conoscere e frequentare lo spazio e il linguaggio teatrale a fasce sempre più estese di spettatori, considerati non come meri consumatori, ma come i principali interlocutori del processo creativo.In particolare, si intende prediligere residenze per progetti che offrano uno “sguardo nuovo” rispetto ad alcune tematiche quali: scienza, letteratura/filosofia, educazione alla cittadinanza, storia e memoria, in linea con la progettualità del Centro Culturale Asteria (secondo quanto indicato nelle Linee guida per il genere Edudrama).

STRUTTURA DEL PROGETTO

Il percorso è articolato in due momenti di residenza artistica, finalizzati alla costruzione di uno spettacolo teatrale da mettere in scena nel mese di ottobre 2020.

Il luogo di svolgimento delle residenze sarà il CENTRO ASTERIA, dotato di tutti gli spazi e le attrezzature adeguate e necessarie.

Si sono individuati quattro macro-temi:

  • Donne e Scienza: per mettere in luce la scienza al femminile
  • I Classici a Teatro: per valorizzare i classici con una visione contemporanea
  • Teatro e Società: per portare in scena problematiche sociali e attivare percorsi di crescita per una cittadinanza attiva
  • Storia e Memoria: l’importanza della memoria per l’individuo e la comunità

MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE

Per candidarsi al programma di residenza è necessario inviare la propria candidatura come singolo o gruppo/compagnia tramite un’e-mail all’indirizzo: cultura@centroasteria.it entro e non oltre il 30 gennaio 2020.

Nella e-mail dovranno essere presenti:

  • una lettera circa le motivazioni relative alla residenza artistica
  • un documento di identità valido per ogni partecipante al progetto
  • il curriculum vitae di ogni partecipante al progetto
  • la presentazione di un progetto drammaturgico (che tenga conto di quanto indicato nelle Linee guida per il genere Edudrama) con tematiche inerenti alle tematiche sopra indicate
  • l’indicazione dei giorni di residenza necessari (dalle 2 alle 4 settimane)

La domanda potrà anche essere anche inviata tramite posta raccomandata al seguente indirizzo:

Centro Asteria – Piazza Francesco Carrara 17.1 CAP 20141 MILANO

In questo caso saranno accettate le sole domande che perverranno entro la data di scadenza sopraindicata (farà fede la data di arrivo della raccomandata). Le domande che dovessero arrivare in data successiva, saranno automaticamente escluse dalla selezione.

SELEZIONE CHIUSA

PROGETTI SELEZIONATI

 

  • TEREŠKOVA COUNTDOWN
    Con Lorenza Fantoni
    Testo e regia Lisa Capaccioli
    Progetto scenografico/assistente Laura Venturini

 

  • FIUME DI ACQUA E DI FANGO (titolo provvisorio)
    Testo e regia Sara Dho

 

  • VICTOR & FRANKESTEIN – Progetto di Odestrasse
    Liberamente ispirato a Frankestein, or the modern Prometheus, di Mary Shelley.
    Regia: Marco Ciccullo, Cornelia Miceli.
    Supervisore e tutor del progetto: Massimiliano Speziani.

Si ringrazia

Logo Fondazione CARIPLO

SULTANA RAZON: UNA BAMBINA A BERGEN BELSEN

 

SULTANA RAZON INCONTRA I GIOVANI

 

“QUELLO CHE E’ STATO CI RIGUARDA ANCORA”

 

Consideriamo gli altri come diversi. I diversi in tempo di guerra diventano nemici

Per il mese della Memoria, Sultana Razon Veronesi ha incontrato al Centro Asteria più di 1600 studenti provenienti da tutto il nord Italia per raccontare la sua storia: la Sig.ra Razon non porta con sé solo la testimonianza della deportazione nei campi di concentramento, ma anche la storia di una donna che, nonostante le sofferenze e le crudeltà subite, ha fatto del proprio passato il motore per un futuro di Bene basato sulla medicina e sul prendersi cura dei più deboli.

Ero solo una bambina e non ricordo esattamente l’inizio di tutto quanto. Ricordo che quell’anno, nel 1939, mia madre smise di cantare – lei cantava sempre – e iniziò a piangere ogni giorno. Quando me ne accorsi, iniziai a capire che qualcosa di brutto stava per succedere”.

Sultana e la sua famiglia, ebrei di origine turca, abitavano a milano quando un giorno nel 1939 suo padre non rientrò a casa dopo il lavoro. Solo dopo qualche mese, scoprirono che era detenuto nel campo di concentramento di Terramonti di Tarsia.

Partimmo subito per raggiungerlo senza sapere cosa ci avrebbe atteso varcato il cancello. Era il mio compleanno, ed ero felicissima perchè pensavo che fosse una gita”.

Quell’ingresso volontario nel campo di Terramonti di Tarsia – sotto gli sguardi sgomenti delle guardie – fu l’inizio dell’incubo che Sultana e la sua famiglia vissero fino al 1945, ma forse anche la loro salvezza.
Qualche tempo dopo furono deportati nel campo di concentramento di Bergen Belsen, dove vissero sulla propria pelle gli orrori del nazismo.

“Mio padre ci salvò la vita. Portava sempre con sé i nostri documenti turchi, anche se erano scaduti perchè anni prima si rifiutò di svolgere servizio militare in Turchia perdendo di conseguenza la cittadinanza. Quando, dopo 4 giorni di viaggio, scendemmo dal vagone a Bergen Belsen quei vecchi documenti ci consentirono di essere rinchiusi in una sezione a parte del campo, dedicata ai detenuti degli stati neutrali: svizzeri, spagnoli e turchi. Nel campo ci rendemmo conto di quello che stava succedendo. Nessuno ne aveva idea fino a quel momento. Ricordo gli appelli. Ecco, gli appelli erano strazianti. Venivano fatti tutti i giorni più volte al giorno e duravano ore. Di inverno la neve arrivava a coprirmi tutta la gamba,  e noi stavamo lì in piedi per ore nella neve vestiti solo con il grembiule a righe e gli zoccoli. Delle volte qualcuno durante questi appelli cadeva a terra, e non si rialzava più”.

 

Sultana ricorda lo sgomento nel momento in cui, in quella situazione disperata, suo padre decise che lei e sua sorella avrebbero dovuto imparare il francese.

 

“Mio padre ci obbligò a imparare il francese perchè, oltre al tedesco, era la lingua più utilizzata all’interno del campo di concentramento. Noi prendemmo lezioni da un detenuto, in cambio di una porzione di zuppa. È grazie a quel signore che io parlo francese, ma solo crescendo ho capito il grande gesto di mio padre. Pativamo la fame, e lui ha rinunciato a quel poco che avevamo per fare in modo che la cultura potesse essere per noi un’arma per salvarci”.

 

Nel 1945, qualche giorno prima dell’arrivo degli alleati, di nuovo la beffa.

 

Erano settimane che non ci davano più da mangiare, erano pochi i militari rimasti al campo, c’erano cadaveri ovunque e ormai più nessuno se ne occupava.

Eravamo abbandonati a noi stessi, quando è arrivato l’ultimo appello. Chiamarono tutti i detenuti turchi, noi non volevamo avanzare per paura che fosse arrivato il nostro momento. Invece ci fecero uscire dal campo, ci caricarono su un treno e ci diedero pane e zuppe. Mia madre ebbe la giusta intuizione di somministrarcelo poco per volta.

La maggior parte di chi si sfamò rapidamente perse la vita in quel vagone. Io ero molto malata e avevo paura di fare la stessa fine. Quando scendemmo dal treno ci imbarcarono su una nave diretta in Turchia; scoprimmo che la Turchia era entrata in guerra contro la Germania e noi eravamo detenuti da scambiare.”

 

Erano i primi sopravvissuti.

 

Attraccati in Turchia dopo un viaggio lunghissimo però, le autorità non li lasciarono liberi per via dei documenti scaduti.  Per legge, non potevano più essere considerati cittadini turchi e dunque furono nuovamente imprigionati.

Per noi era più un Hotel che una prigione. Era vicino al mare, ci davano da mangiare. Nulla di paragonabile a quello che avevamo appena vissuto”.

Seppure imprigionati, fu finalmente un piccolo passo verso la loro vita.

 

Dopo la liberazione, nel gennaio 1945 Sultana e la sua famiglia tornarono finalmente in Italia, a Milano, una delle pochissime famiglie che riuscì a fare ritorno dal campo di concentramento rimanendo sempre unita.

 

Non avevamo più niente, ma eravamo liberi e per noi era tutto. Di tutto quello che successe non ne parlammo mai per 50 anni.

Io e i miei genitori non ne abbiamo mai più fatta parola.

 

Come aggiunge e sottolinea Andrea Bienati, docente di Storia e didattica della Shoah, delle Deportazioni e dei crimini contro l’umanità, che accompagna la testimonianza di Sultana dando ai ragazzi una panoramica storico sociale dell’epoca, è compito nostro avere attenzione e non cadere in errore. Dire che Sultana Razon è una sopravvissuta e basta significa lasciare che tutta la sua vita rimanga schiacciata sotto l’etichetta del suo passato. La sua è una storia di riscatto e di rivincita, di una donna che nonostante tutto il male subito ha deciso di pensare al prossimo e prendersi cura di lui.

“Una volta sistemati a Milano mi sono subito data da fare. Ho recuperato gli anni scolastici che mi mancavano studiando da sola a casa e ho dato tutti gli esami. Poi il liceo e la decisione di occuparmi della salute delle persone iniziando a studiare medicina. Nei campi di concentramento ho visto tante di quelle malattie che prendermi cura delle persone è stata una scelta quasi naturale per me.”

 

Workshop cinema con Giovanni Covini

Workshop cinema

“SEI GRADI DI SEPARAZIONE”

 A cura di Giovanni Covini

Sei passi e sei film tra identità e appartenenza

Presentazione del corso di formazione

Può un film aiutarci a ragionare sui nostri conflitti e sulle nostre relazioni contraddittorie e incostanti? Portarci in quel luogo di noi nel quale le differenze divengono elemento di necessaria “distinzione” e non di “separazione”?
Le storie possono aiutarci a cogliere l’umanità che unisce al di là delle differenze?

Il percorso, in 6 analisi filmiche, rivolto a studenti e docenti, si propone i seguenti obiettivi:
• vivere un’esperienza formativa, compiendo un piccolo passo sulla difficile strada del riconoscimento e superamento del conflitto
• acquisire conoscenze e competenze nell’ambito del linguaggio cinematografico, spendibili anche dal punto di vista didattico

Si alterneranno momenti teorici e momenti di visione analitica di alcune sequenze cinematografiche.
Ad ogni incontro ci sarà un breve tempo aperto a domande e riflessioni.

 
Target: Appassionati. Docenti. Critici. Giovani Autori, Registi o Attori.
 
Competenze conferite: Conoscenza della basi profonde delle strutture narrative classiche. Acquisizione degli elementi fondanti della costruzione del personaggio. Capacità di analisi del dialogo e dello sviluppo drammatico di una scena e di tutta una storia.
 
Modalità: Lezione Frontale
Costo: € 90 / studenti € 60
Calendario:
Lunedì, ore 19.00 – 20.30
Febbraio: 3 – 10 – 17
Marzo: 2 – 9 – 16
Iscrizioni:
02 8460919

JOVAN DIVJAK: il generale che difese Sarajevo

JOVAN DIVJAK
IL GENERALE CHE DIFESE SARAJEVO

11 febbraio 2020

Secondarie di II grado

Incontro con

Jovan Divjak, generale iugoslavo di origine serba che ha combattuto a fianco dei bosniaci per difendere Sarajevo

Il racconto, intriso di storia e di umanità, dei giorni sanguinosi del conflitto nell’ex Jugoslavia, narrato da uno dei protagonisti, oggi impegnato a fianco delle giovani generazioni nel non facile presente della sua terra.

Jovan Divjak è un generale di origine serba, oggi si dichiara Bosniaco-Erzegovese.

Nato a Belgrado, è poi vissuto a Sarajevo come militare di carriera prima dell’aggressione alla Bosnia Erzegovina. Dopo la dissoluzione del sistema socialista in ex Jugoslavia ha raggiunto il grado di colonnello come membro della Difesa Territoriale.
A fianco dei Bosniaci ha combattuto per difendere Sarajevo e la Bosnia Erzegovina, quando i serbi bosniaci hanno attaccato la città, ma si è subito schierato a difesa dei diritti dei perseguitati contro ogni tentativo di discriminazione, a prescindere dalla fazione, dall’appartenenza etnica, religiosa e politica.
Oggi la sua Fondazione, L’istruzione costruisce la Bosnia Erzegovina, a favore dei bambini orfani di Sarajevo e Bosnia Erzegovina, e delle vittime della guerra di aggressione, protegge, senza distinzione di identità, tutti i ragazzi che hanno bisogno di aiuto. Essa offre loro, tramite l’istruzione e l’educazione, l’opportunità di diventare cittadini attivi per il cambiamento positivo del proprio paese perché, come ama ripetere sempre, “l’istruzione è l’arma più forte per cambiare il mondo”.

Nasce a Belgrado da genitori serbi di lontane origini bosniache. Il padre fu trasferito in Serbia dall’Esercito Jugoslavo. Attualmente Divjak vive a Sarajevo, città nella quale si è trasferito nel 1966.

 

Dal 1956 al 1959 frequentò l’Accademia Militare a Belgrado, per passare poi un anno a Parigi per frequentare l’École supérieure des officiers de réserve spécialistes d’état-major, dal 1969 al 1971 figura tra i Cadetti della Voena akademija di Belgrado.

Dopo diversi incarichi nella JNA, Divjak divenne Capo della Difesa Territoriale (Teritorijalna Obrana), guidando il relativo dipartimento di stanza a Mostar, durante il periodo 1984-1989. Nel periodo 1991-1992, Jovan Divjak venne giudicato dalla Corte Marziale per aver inviato 120 pezzi di armi leggere e 20.000 pallottole alla Difesa Territoriale di Kiseljak. Gli vennero inflitti 9 mesi di carcere, evitati lasciando la JNA.

Il giorno 8 aprile 1992, Divjak divenne vicecomandante della Difesa Territoriale della Bosnia ed Erzegovina. Un mese più tardi, supervisionò la difesa di Sarajevo da un attacco di maggiori dimensioni da parte della JNA.

Oggi è direttore esecutivo della associazione OGBH, Obrazovanje Gradi BiH (“L’istruzione costruisce la Bosnia”), fondata da lui stesso nel 1994. L’attività principale e gli obiettivi della associazione sono quelli immediatamente connessi all’aiuto degli orfani di guerra, dando loro denaro, oltre ad aiuto materiale e favorire l’aumento dell’istruzione in Bosnia ed Erzegovina, anche zone e alla popolazione più povere del Paese come le campagne, dando loro supporto finanziario e materiale

Video Archivio Jovan Divjak

Materiale didattico

Il materiale didattico è in via di ultimazione. Per info o dettagli contattare l’ufficio scolastico allo 028460919

Prenotazione

Ufficio Scuole
tel. 028460919
lun – ven 9.30/12.30 – 13.30/16.30

1 9 10 11 12 13 14