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CONTEST

Parole in corsa per Hassiba Boulmerka

Testo di Tommaso Urselli
Spettacolo di Massimiliano Speziani con Marco Ciccullo, Enrico Ravano, Edoardo Rivoira

Liberazione femminile e parità di genere. E’ semplice parlarne oggi, nel nostro paese. Ma la storia di Hassiba Boulmerka, mezzofondista algerina, ci permette di rileggere questi due concetti in modo diverso.

Nel 1991, a Tokyo, si giocano i Campionati Mondiali di atletica e la Boulmerka vince il primo titolo mondiale della storia dell’atletica femminile africana.

Salendo sul podio, Hassiba diventa al contempo il nemico numero uno dei fondamentalisti islamici e il simbolo delle donne arabe che intendono lottare contro le discriminazioni che sono costrette a subire.
La storia di Hassiba Boulmerka scorre in direzione opposta rispetto a quella della sua Algeria: mentre il governo impone leggi sempre più restrittive alle donne, Hassiba sceglie di continuare a rivendicare la sua libertà.

Costretta a scappare dopo aver ricevuto minacce di morte dai suoi connazionali, la mezzofondista continua ad allenarsi con un solo obiettivo: portare comunque alta la bandiera del suo paese. Sarà così che scriverà una delle pagine più belle della storia dell’atletica femminile mondiale.

Entriamo scenicamente in questa pagina, attraverso le buffe figure di tre amici con velleità autoriali: indotti, al fine di partecipare ad un contest letterario, a documentarsi sulla Boulmerka della quale in realtà sanno ben poco, dovranno man mano anche confrontarsi con i temi che la sua vicenda porta con sé; e dunque fare i conti con i propri pregiudizi e luoghi comuni di cui sono – e siamo tutti – impregnati. E’ così che si lasciano pian piano coinvolgere e appassionare dalla storia di un’altra gara, sportivamente ed umanamente straordinaria, senza tempo.

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