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Fiume di acqua e di fango

ven11giu19:00ven20:30Fiume di acqua e di fango19:00 - 20:30

Biglietti

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Dettagli evento

Riapre il sipario del Centro Asteria: chi è di scena? La nostra storia, il nostro passato, le nostre scelte e, inevitabilmente, il nostro futuro. Dall’11 al 24 giugno 2021, il Centro Asteria apre le porte a tre giovani compagnie di artisti under 35, vincitori del bando 2020 per le residenze artistiche “Nuovi sguardi” e protagonisti del Festival Nuovi Sguardi 2021, all’interno del quale metteranno in scena tre spettacoli teatrali di nuova produzione, secondo il genere Edudrama.

L’Edudrama, vero e proprio genere teatrale, concepito nella sua struttura drammaturgica e nella sua realizzazione registica per interrogare il passato con le domande dell’oggi, è da sempre sostenuto dal Centro Asteria e da Paola Bigatto, attrice, regista e formatrice teatrale; l’Edudrama nasce come genere teatrale in alleanza con l’attività di formazione scolastica, ma nel tempo si è rivelato un efficace vettore di conoscenze, informazioni ed emozioni, anche per tutto quel pubblico che ha a cuore tematiche universali, etiche, filosofiche, legate alla memoria storica, alle problematiche ambientali, conducendo il pubblico in una riflessione profonda e attuale.

I tre appuntamenti del Festival Nuovi Sguardi verteranno su differenti temi, scelti e approfonditi dai giovani artisti durante la fase di residenza teatrale, grazie al supporto di Massimiliano Speziani, attore e formatore teatrale, e di Paola Bigatto, che hanno contribuito alla realizzazione degli spettacoli in qualità di Tutor.

Per celebrare insieme agli spettatori la riapertura dei teatri e la stagione in presenza del Centro Asteria, sarà possibile, per chi lo volesse, partecipare a un brindisi di benvenuto prima dell’evento alle ore 19.00.

Fiume di Acqua e di fango | Festival teatrale nuovi sguardi

la grande alluvione del 1994

di e c con Sara Dho
musiche Roberto Dibitonto
scenografie Luigi Napolitano 

Storia italiana | Sostenibilità ambientale | Educazione civica

4,5,6 novembre 1994, Piemonte. Il fiume Tanaro straripa dopo giorni di piogge incessanti, devastando tutto ciò che incontra. E come l’acqua che scorrendo modifica se stessa e ciò che incontra, così accadde anche a seguito della grande alluvione del ’94, costringendo tutti a riflettere sul senso della tragedia: gli avvenimenti disastrosi si inseriscono necessariamente in un sistema causa-effetto, oppure è l’uomo ad avere la necessità di volerli spiegare a ogni costo e di voler trovare una ragione/colpa nella vana speranza che non si ripetano? Si possono limitare oppure, a prescindere dal nostro operato, saremo comunque costretti a subirli in qualche forma prima o poi? Una cosa è certa: dalle tragedie non si esce uguali a come si era prima. Ma la trasformazione potrebbe dar luogo a nuove scoperte capaci di generare un futuro diverso.

Orari

(Venerdi) 19:00 - 20:30

Luogo

Centro Culturale Asteria

Piazzale Francesco Carrara, 17, 20141 Milano

Evento organizzato da

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