da Le tre ghinee di Virginia Woolf
di Paola Bigatto
e Lisa Capaccioli
con Paola Bigatto
regia Lisa Capaccioli
Approfondimento di Sergio Astori, Docente di Psicologia all’Università Cattolica
Cosa si può fare per prevenire la guerra?
Questa la domanda a cui la scrittrice inglese Virginia Woolf cerca di dare una risposta nelle Tre ghinee, un saggio del 1936, quando i cannoni incominciavano a risuonare in Europa con l’inizio della guerra di Spagna. Virginia ci spinge a riflettere su quali siano gli atteggiamenti condivisi ed accettati socialmente che sottendono una propensione alla guerra, e quindi a interrogarci sugli atteggiamenti bellicisti che pervadono la nostra vita sociale. In questo senso il testo pone un interrogativo alle giovani generazioni, ormai immerse nella guerra: come identificare e disinnescare la prepotenza, il senso del dominio sull’altro, la voracità del possesso? La riflessione della Woolf vuole indicarci qual è il nostro vero potere: prendere atto che viviamo in un sistema che fa guerra, e riflettere criticamente sui nostri stessi comportamenti. L’attrice in scena trasforma la lettura privata del testo della Woolf in una esperienza condivisa, dove la figura di Antigone emerge a conclusione di queste considerazioni come fonte di ispirazione sempre attuale, permettendoci di ascoltare con chiarezza una voce che lotta per la pace.
