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Il cinema Asteria riflette sulla “banalità del male”

Percorso di cinema e storia per conoscere e ri-conoscere (alcuni) genocidi del ‘900

A SEGUITO DELL’ASSEGNAZIONE DI UN CONTRIBUTO DA PARTE DELLA DIREZIONE GENERALE CINEMA, NELL’AMBITO DEL PIANO NAZIONALE DEL CINEMA PER LA SCUOLA.

 

LA VISIONE DEI FILM PROPOSTI CON PRESENTAZIONE E DIBATTITO SARA’ GRATUITA PER STUDENTI E DOCENTI

Perché il cinema?

L’arte del cinema, il cinema delle storie, le storie della vita” è il progetto di cinema critico promosso quest’anno dal Centro Asteria. Il percorso si intreccia con la stagione culturale  Vita che racconta la vita e, soprattutto, con il modulo di Film&storia che fornisce l’occasione di approfondire, attraverso l’utilizzo di media diversi, la tematica della “banalità del male”, intesa in senso ampio come possibilità, mai definitivamente scongiurata, che un massacro divenga qualcosa di “socialmente accettabile”.

Nella convinzione che “il cinema possa colpire la coscienza, scuotere le emozioni e raggiungere le stanze segrete dell’anima”, Paolo Paggetta accompagnerà gli spettatori in un percorso di analisi critica del film a cui seguirà un dibattito.

 

Tre film che si ricollegano tematicamente ad altrettante conferenze/spettacoli per parlare di tre grandi genocidi del ‘900:

 

10 GENNAIO – ORE 15
Hannah Arendt

 L’intenso racconto degli anni in cui Hannah Arendt si recò a Gerusalemme, per assistere al processo del gerarca nazista Otto Adolf Eichmann in qualità di reporter del New Yorker. Proprio quell’esperienza e l’accorgersi che il feroce criminale fosse in realtà “un grigio burocrate”, porteranno alla stesura de “La banalità del male”, nel quale la filosofa ebrea sostenne la tesi che l’assenza di consapevolezza sulle conseguenze delle proprie azioni, di memoria e radici possono trasformare uomini grigi in assassini.

  • Approfondimento: in sala sarà presente Paola Bigatto, attrice e registra dello spettacolo La banalità del male che parteciperà al commento e all’analisi del film.

Lo spettacolo è in calendario nella stagione Vita che racconta la vita, anche per venerdì 11 gennaio alle ore 15.00

 

17 GENNAIO – ORE 15
La masseria delle allodole

Tratto dal romanzo omonimo di Antonia Arslan, La masseria delle allodole denuncia con viva lucidità il genocidio degli armeni.

Turchia 1915. La benestante famiglia armena degli Avakian sta presenziando alle esequie del patriarca e anche il generale Arkan, capo della guarnigione turca, è presente; segno di reciproco rispetto tra le due comunità. Intanto, però, i Giovani Turchi hanno già pronto un piano per creare la Grande Turchia in cui non ci sarà posto per i ricchi e ‘traditori’ Armeni. In tutta la Turchia vengono sguinzagliati gruppi di militari con l’ordine di uccidere i maschi (di qualunque età essi siano) e di deportare le donne e le bambine. La famiglia Avakian viene smembrata e la giovane e vitale Nunik farà di tutto per salvaguardare la vita delle più piccole.

  • Approfondimento: in sala sarà presente Antonia Arslan, autrice del romanzo da cui è tratto il film, che parteciperà al commento e al dibattito.

Il Centro Asteria, inoltre, ha in programma una sua conferenza dal titolo I peccati dei padri il 17 gennaio.

 

24 GENNAIO – ORE 15
A perfect day

Balcani 1995. L’inizio degli accordi di pace dovrebbe significare la fine della guerra, ma di lavoro da fare ce n’è ancora tanto. Lo sanno bene Mambru e B, veterani del soccorso umanitario, che battono da anni le strade sterrate della Bosnia. Con l’aggiungersi della responsabile alle risorse idriche Sophie, l’aiuto dell’interprete Damir e l’improvvisata dell’affascinante Katja, il gruppo s’infoltisce e si adopera per rimuovere un cadavere da un pozzo e riportare l’acqua potabile in una zona abitata. Un’operazione di normale amministrazione che si complica in breve fino a rivelarsi una missione impossibile. Una storia di normale anormalità, di complicazioni irrazionali, mine reali, ideali umanitari e umane debolezze.

  • Approfondimento: in sala sarà presente Andrea Bienati, docente di Storia e didattica della Shoà, delle deportazioni e dei Crimini contro l’Umanità, per contribuire all’analisi e alla contestualizzazione storica del film.

Il Centro Asteria, sul tema della guerra dei Balcani, ha proposto lo spettacolo teatrale con Roberta Biagiarelli A come Srebrenica.

 

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA:
Tel. 028460919
email: cultura@centroasteria.it
Lun – Ven 9 – 16.30