CORSO DI FORMAZIONE
PER STUDENTI

GIUSTIZIA RIPARATIVA

per una gestione creativa dei conflitti

Il progetto in 3 incontri affronta, a partire dal racconto dei testimoni e con la presenza di esperti e studiosi, il tema della memoria e della giustizia, della verità e della riconciliazione, dell'incontro della vittima con il colpevole.

Qualora la scuola ne faccia richiesta, potranno essere riconosciute ore di formazione PCTO e formazione docenti MIM

20 ore

QUOTA DI PARTECIPAZIONE

€ 15

Obiettivi:

  • sviluppare negli studenti la consapevolezza che quanto accaduto negli anni Settanta-Ottanta del XX secolo “ci” riguarda e che il dialogo, anche in situazioni di violenza, è sempre possibile
  • sensibilizzare alla giustizia riparativa come modello di gestione e prevenzione dei conflitti nei diversi contesti di vita degli studenti
  • approfondire i valori della giustizia e della legalità, della responsabilità personale, della partecipazione attiva e della solidarietà, in relazione a situazioni di conflitto e di ingiustizia sociale
  • far sperimentare che con le proprie scelte personali si può contribuire ad affrontare i grandi problemi di oggi
  • far sperimentare che con le proprie scelte personali si può contribuire ad affrontare i grandi problemi di oggi e costruire una cultura di pace

ASCOLTA IL PODCAST

con i commenti dei giovani

11 GENNAIO
H. 10

La giustizia riparativa.
Nascita, storia ed esperienza del Gruppo dell'Incontro: un esempio attuale di giustizia riparativa

con Maria Angela Torrente, docente di Legislazione minorile Università Cattolica

L’incontro permette di dotarsi di strumenti utili per comprendere meccanismi e dinamiche della giustizia penale e della giustizia riparativa, facendo conoscere alcuni passi del cammino raccontato nel Libro dell’incontro.
Allo stesso tempo persegue la finalità di favorire nei partecipanti lo sviluppo di un pensiero accogliente.

Maria Angela Torrente

Avvocato penalista, è docente a contratto di Legislazione minorile alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica (sede di Piacenza) e partecipa alle attività dell’Alta Scuola Federico Stella sulla giustizia penale (sede di Milano).

È componente della commissione di bioetica dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano.

Da molti anni appassionata di Giustizia Riparativa, ha partecipato – come “Prima Terza” – all’esperienza narrata nel Libro dell’incontro

6 FEBBRAIO
H. 10

L’Italia negli anni Settanta tra aspirazioni di cambiamento
e violenza politica

con Manlio Milani presidente Ass. Familiari dei Caduti di Piazza Loggia
e Cecilia Bravi ricercatrice di Storia Contemporanea Università Cattolica Milano

Com’era il mondo degli anni Sessanta e Settanta? Perché l’Italia divenne il teatro di una lunga stagione di violenza politica? Quali furono le ragioni che spinsero i giovani a imbracciare le armi? Attraverso un percorso dialogato, con l’aiuto di immagini e video, l’incontro si propone di introdurre gli studenti al contesto storico
e culturale dei conflitti di quel periodo.

Manlio Milani
Nasce a Brescia nel 1938. Nel1959 è dipendente dell’’ azienda Municipale di Brescia (ora A2A), nello stesso anno si scrive al PCI. Ne diventa militante e rappresentante della CGIL nel luogo di lavoro. Con altri partecipa, nella sede del PCI, Giuseppe Gheda, all’attività del Gruppo Culturale Antonio Banfi (ed è qui che formerà il suo rapporto con Livia,  che sposerà nel 1965, e i coniugi Trebeschi che moriranno il 28 Maggio 1974, in Piazza Loggia). Dopo la strage di Piazza Loggia prioritario diventa il lavoro di ricerca delle ragioni della
strage e l’azione di mantenimento e di elaborazione della memoria. Presidente del Associazione familiari dei caduti di Piazza Loggia, partecipa alla fondazione
dell’ Unione familiari vittime stragi, mentre con Comune e Provincia di Brescia fonda, nel 2000, la Casa della Memoria, centro di documentazione sulla strage bresciana e la violenza terroristica, neofascista in particolare. Un impegno che dal 1997 sviluppa a tempo pieno avendo la scuola come punto di riferimento privilegiato. Nell’ottica della giustizia ripartiva, partecipa, con altri familiari di vittime del terrorismo, a un gruppo di dialogo con ex appartenenti alla lotta armata. Nel 1994 il Presidente della Repubblica Luigi Scalfaro gli conferisce il titolo di Commendatore. Nel 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli assegna l’onorificenza di Grand’Ufficiale.

 

Cecilia Maria Bravi
dottoranda in Storia contemporanea presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.

Si è laureata presso l’Università degli studi di Milano con una tesi dal titolo “Né con lo Stato né con le BR”. Il caso Moro nelle riviste dell’Autonomia Operaia. Attualmente sta svolgendo una ricerca sulle vicende dei metalmeccanici milanesi dell’area Cisl nel corso degli anni Settanta.

4 MARZO
H. 10

Giustizie e Riconciliazione

Incontro- Testimonianza con Franco Bonisoli, ex brigatista
Giorgio Bazzega, figlio del poliziotto Sergio ucciso dalle BR
Manlio Milani presidente Ass. Familiari dei Caduti di Piazza Loggia

Lettura di approfondimento: Il libro dell'incontro, un esempio di giustizia riparativa. Bertagna G., Ceretti A., Mazzucato C. (a cura di) “Il libro dell’incontro” Ed. Il Saggiatore

E’ possibile anche usufruire
della Carta del Docente

E’ possibile anche usufruire
dell' App 18

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