
CORSO DI FORMAZIONE
PER STUDENTI
GIUSTIZIA RIPARATIVA
per una gestione creativa dei conflitti
Il progetto in più incontri affronta, a partire dal racconto dei testimoni e con la presenza di esperti e studiosi, il tema della memoria e della giustizia, della verità e della riconciliazione, dell'incontro della vittima con il colpevole.
Qualora la scuola ne faccia richiesta, potranno essere riconosciute ore di formazione PCTO e formazione docenti MIUR
20 ore
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
€ 15
Obiettivi:
- sviluppare negli studenti la consapevolezza che quanto accaduto negli anni Settanta-Ottanta del XX secolo “ci” riguarda e che il dialogo, anche in situazioni di violenza, è sempre possibile
- sensibilizzare alla giustizia riparativa come modello di gestione e prevenzione dei conflitti nei diversi contesti di vita degli studenti
- approfondire i valori della giustizia e della legalità, della responsabilità personale, della partecipazione attiva e della solidarietà, in relazione a situazioni di conflitto e di ingiustizia sociale
- far sperimentare che con le proprie scelte personali si può contribuire ad affrontare i grandi problemi di oggi
ASCOLTA IL PODCAST
con i commenti dei giovani
GIOVEDÌ 26 GENNAIO
H. 10
La giustizia riparativa.
Nascita, storia ed esperienza del Gruppo dell'Incontro: un esempio attuale di giustizia riparativa
con Mariangela Torrente, docente di Diritto Civile e Penale Università Cattolica
Maria Angela Torrente
Avvocato penalista, è docente a contratto di Legislazione minorile alla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica (sede di Piacenza) e partecipa alle attività dell’Alta Scuola Federico Stella sulla giustizia penale (sede di Milano).
È componente della commissione di bioetica dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Milano.
Da molti anni appassionata di Giustizia Riparativa, ha partecipato – come “Prima Terza” – all’esperienza narrata nel Libro dell’incontro
LUNEDÌ 13 FEBBRAIO
H. 10
Quali parole e quale linguaggio per parlare degli anni Settanta e Ottanta in Italia?
con Manlio Milani, presidente Ass. Familiari dei Caduti di Piazza Loggia
Manlio Milani
Nasce a Brescia nel 1938. Nel1959 è dipendente dell’ azienda Municipale di Brescia (ora A2A), nello stesso anno si scrive al PCI. Ne diventa militante e rappresentante della CGIL nel luogo di lavoro. Con altri partecipa, nella sede del PCI, Giuseppe Gheda, all’attività del Gruppo Culturale Antonio Banfi (ed è qui che formerà il suo rapporto con Livia, che sposerà nel 1965, e i coniugi Trebeschi che moriranno il 28 Maggio 1974, in Piazza Loggia). Dopo la strage di Piazza Loggia prioritario diventa il lavoro di ricerca delle ragioni della
strage e l’azione di mantenimento e di elaborazione della memoria. Presidente del Associazione familiari dei caduti di Piazza Loggia, partecipa alla fondazione
dell’ Unione familiari vittime stragi, mentre con Comune e Provincia di Brescia fonda, nel 2000, la Casa della Memoria, centro di documentazione sulla strage bresciana e la violenza terroristica, neofascista in particolare. Un impegno che dal 1997 sviluppa a tempo pieno avendo la scuola come punto di riferimento privilegiato. Nell’ottica della giustizia ripartiva, partecipa, con altri familiari di vittime del terrorismo, a un gruppo di dialogo con ex appartenenti alla lotta armata. Nel 1994 il Presidente della Repubblica Luigi Scalfaro gli conferisce il titolo di Commendatore. Nel 2013 il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli assegna l’onorificenza di Grand’Ufficiale.
6 MARZO
H. 10
Giustizie e Riconciliazione
Incontro- Testimonianza con Franco Bonisoli, ex brigatista
Giorgio Bazzega, figlio del poliziotto Sergio ucciso dalle BR
Manlio Milani presidente Ass. Familiari dei Caduti di Piazza Loggia


Lettura di approfondimento: Il libro dell'incontro, un esempio di giustizia riparativa. Bertagna G., Ceretti A., Mazzucato C. (a cura di) “Il libro dell’incontro” Ed. Il Saggiatore

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