MEMORIE DELLA STORIA
Eventi dedicati alle scuole secondarie di II grado
Stagione 2022/23
Storia | Filosofia | Scienze Motorie
IMMAGINATE L'IMPOSSIBILE. Alice Milliat e le prime donne alle olimpiadi
24 novembre | h.10
PRESENZA e STREAMING
Spettacolo di e con Sara Dho
Giovanni Tammaro audio-luci
Presentazione di Andrea Bienati, docente di Storia dello sport
Il racconto si una donna straordinaria che ha saputo rompere le barriere di una tradizione patriarcale che voleva lo sport praticato esclusivamente da uomini
Siamo nel 1928, ad Amsterdam. Oggi è il 28 luglio e si celebra la cerimonia d’apertura della IX Olimpiade dei tempi moderni. Un’edizione che passerà alla storia: da oggi saranno ammesse a partecipare ai Giochi Olimpici anche le donne.
E JOHNNY PRESE IL FUCILE
2 dicembre | h.10
PRESENZA
Audio dramma con Sax Nicosia, Roberto Recchia, Eleni Molos
adattamento e regia Sergio Ferrentino
musiche originali Gianluigi Carlone
fonico Davide Tavolato
Un audio dramma in teatro, tratto dall’omonimo romanzo di Dalton Trumbo, nel quale lo spettatore rivive l’esperienza emotiva dei protagonisti, immergendosi nella narrazione in modo totalizzante
Joe Bonham è un giovane americano che, insieme a milioni di giovani, viene chiamato a combattere durante la Prima Guerra Mondiale.
Nel conflitto viene colpito da una granata, ma sopravvive. Costretto drammaticamente in un letto d’ospedale, cieco e sordo, totalmente immobilizzato, è impossibilitato persino a parlare.
LA BANALITÀ DEL MALE
16, 17, 18, 19 gennaio | h.10
PRESENZA
STREAMING solo 19 gennaio
Adattamento del saggio di Hannah Arendt, di e con Paola Bigatto
Spettacolo teatrale che approfondisce il celebre saggio della filosofa tedesca, dimostrando come il male, spesso, nasca dalla mancanza di idee e dall’inerzia del pensiero
Hannah Arendt (1906-1975), filosofa, allieva di Heidegger e Jaspers, emigrata nel 1933 dalla Germania alla Francia, e da qui in America nel 1940, a causa delle persecuzioni razziali, dal 1941 ha insegnato nelle più prestigiose università americane, pubblicando alcuni tra i più importanti testi del Novecento sul rapporto tra etica e politica.
UNA BAMBINA A BERGEN BELSEN
20 e 27 gennaio | h.10
PRESENZA e STREAMING
Incontro con Sultana Razon, sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen Belsen
Dopo anni di silenzio, un racconto per contrastare il negazionismo, una storia di riscatto e di rivincita iniziata con la deportazione.
“La mia storia inizia nel 1939, quando, per la prima volta sentii mia madre, che cantava sempre, piangere. Poi arrivarono a casa dei grossi bauli che avremmo dovuto riempire per partire per l’America”.
La famiglia Razon, alla fine, decise di non partire per l’America e rimase spettatrice attonita della situazione che a Milano andava degenerando.
IL MEMORIOSO
Breve guida alla memoria del bene
23 gennaio | h.10
PRESENZA
Spettacolo teatrale con Massimiliano Speziani, di Paola Bigatto
Una carta geografica alle spalle e un appassionato bisogno di ricordare il Bene fatto da chi, nelle situazioni più estreme, ha avuto il coraggio di aiutare i perseguitati
“Un giusto è una persona che ha rischiato per venire in aiuto di un’altra persona.”
Il Memorioso porta sul palcoscenico quel Tribunale del Bene che per anni Moshe Bejski ha presieduto alla Commissione dei Giusti a Yad Vashem. Un tribunale che aveva per obiettivo quello di rintracciare e rendere giustizia (e memoria) a quei molti sconosciuti che durante la persecuzione nazista avevano rischiato la vita per aiutare gli ebrei.
IL CENTENARIO DELLA TRAGEDIA DI SMIRNE
25 gennaio | h.10
PRESENZA e STREAMING
Incontro con Antonia Arslan, saggista e scrittrice, e Vittorio Robiati Bendaud, rabbino, impegnato nel dialogo ebraico-cristiano, filosofo e saggista
Il 13 settembre 1922 ha inizio il terribile l’incendio di Smirne. Un anniversario che va ricordato, per le terribili ripercussioni che ebbe sulle minoranze perseguitate dell’ex impero Ottomano
Tutti i giornali dell’epoca riportarono le cronache della distruzione della prospera e cosmopolita città di Smirne sulla costa turca dell’Egeo. Con il suo grande porto era un crogiolo di popoli diversi: in maggioranza greci, e poi turchi, armeni, levantini, ebrei, africani… Questo evento, spesso dimenticato, segna tuttavia il tragico punto di non ritornopreziosa e dolce da tramandare ai figli.
LYDIA TRA LE NAZIONI
3 febbraio | h.10
PRESENZA
Spettacolo teatrale di Mara Perbellini
con Angela Demattè e Maria Laura Palmeri
regia di Paolo Bignamini
progetto di Chiara Bettinelli
La straordinaria avventura umana di Lydia Gelmi Cattaneo, riconosciuta Giusta tra le nazioni per aver salvato numerosi ebrei tra il 1943 e il 1945
Lo spettacolo prende spunto dalla vita di una donna originale e avventurosa, per raccontare un momento storico politicamente e umanamente complesso. La vicenda di Lydia pone, infatti, una domanda scomoda: è giusto salvare, oltre alle vittime, anche dei criminali, quando sono in pericolo di vita?
CONCERTINA 22
14 febbraio | h.10
PRESENZA e STREAMING
Reading con Roberta Biagiarelli, attrice, Andrea Bienati, docente di Storia contemporanea
Una lezione teatralizzata e multimediale, per parlare dell’Uomo di sempre e dei tanti muri costruiti nel corso della storia
Sul palco un’attrice, uno studioso della storia sociale e un fonico-musicista si proporranno come esploratori di frontiere e di storie, raccogliendo il testimone offerto dal facitore di pace Alexander Langer, per diventare costruttori di ponti e saltatori di muri. L’incrocio di micro e macrostoria con la letteratura, con il supporto di immagini e musica creerà uno “spettacolo polifonico”, dove il racconto della vita passa attraverso la riscoperta dei Muri, contestualizzati dagli spunti di riflessione sociostorica e dalle “emozioni impersonate” che il teatro sa dare.
A COME SREBRENICA
16 febbraio | h.10
PRESENZA e STREAMING
Spettacolo teatrale con Roberta Biagiarelli, regia di Simona Gonella e Roberta Biagiarelli
Il monologo ricostruisce gli eventi che portarono alla tragedia di Srebrenica, l’ultimo grande genocidio compiuto in Europa dopo la fine della Seconda guerra mondiale
Lo spettacolo è una denuncia del ruolo avuto dai caschi blu e dai governi europei nella strage di Srebrenica. Un racconto duro, di un’attrice che ha voluto ricostruire la storia andando nei luoghi in questione e ascoltando i testimoni. Secondo la versione ufficiale, i caschi blu non erano preparati e armati a sufficienza per affrontare gli occupanti. Quello compiuto a Srebrenica fu un crimine che l’incapacità della comunità internazionale di intervenire ha reso ancora più atroce. Il massacro di Srebrenica, definito dalle sentenze emesse dal Tribunale penale per la l’ex-Jugoslavia come atto di genocidio, ha portato all’assassinio di quasi 9.000 uomini e adolescenti bosgnacchi.
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